Artist/Events





T.S.I Teatro Stabile Invisibile è un progetto di ricerca artistica nel quale Montagano, il paese tutto, diviene teatro ed è principalmente costituito dalla presenza viva dei suoi abitanti che ne operano l’incessante trasformazione compiendo continuamente atti, consapevoli ed inconsapevoli, di azione artistica. Questi atti, per loro natura, non sono documentati e rimangono invisibili sotto il profilo comunicativo, cognitivo, conservativo.
Per azione intendiamo appunto l’idea di Artaud “qualsiasi atto della vita”. Qualsiasi atto della vita che i cittadini del piccolo comune svolge quotidianamente.
Es: zio Pasquale oggi va a raccogliere le olive in contrada x alle ore x, il direttore artistico reputa degno d’interesse tale atto e lo inserisce nel cartellone del TSI. L’ufficio stampa ne dà comunicazione alla stampa. In questo caso tale atto irripetibile e irrapresentabile trova il suo spazio sotto il profilo comunicativo, cognitivo e conservativo, inoltre non necessariamente deve prevedere lo spettatore.
 Non solo atti della quotidianità ma anche quelli delle feste, infatti ne !La festa e la macchina mitologica", Furio jesi parla di differenza tra istanti festivi e istanti non festivi coincidente con la differenza tra visibile e invisibile; l’istante festivo, secondo Jesi, deve essere inteso come “l’istante di visibilità” per cui la festa è “abissalmente non quotidiana; la festa è “quell’occasione di vedere, non di essere veduti”. Quel “visibile” dell’istante festivo è il centro della festa, “l’esibizione o il disvelarsi di un eídolon
In occasione del KMF il TSI presenta un video dall'archivio TSI Television dal titolo "Estratti di un'estate anni ottanta a Montagano" di Carmine Iacovino.


MISSPIA è una nota DJ italiana, dotata di grande gusto per il vintage, che trasforma le sue performance in un giro sulla giostra della musica italiana e internazionale a 45 giri. Chi la incontra non può fare a meno di esserne affascinato: in lei la maschera e la donna si fondono in pura espressione artistica. Un personaggio a metà tra Bettie Page e Keely Smith: con la bellezza della prima e l’ironia della seconda. Una donna di grande cultura e ironia che incanta e diverte, ricca di profondità e di contagiosa voglia di vivere. Corpi femminili, frammenti del quotidiano, indumenti intimi sono i temi costanti della sua ricerca artistica espressa sempre con ironia e leggerezza attraverso installazioni, fotografie e video. Allusiva senza essere mai volgare, intelligente senza arroganza, esprime passione in tutto ciò che fa: passione per il bello e per il gusto della vita, amore per la musica e voglia di condividere note ed esperienze.Uno splendido esempio della capacità di sintetizzare il grande patrimonio della musica del ‘900 in una selezione assolutamente attuale e innovativa. La sensibilità che la caratterizza si evidenzia nella capacità di scegliere il mood giusto al momento giusto: la ricercatezza nella scelta del brano musicale più adatto crea così un atmosfera che ogni volta è diversa, potente senza essere mai leziosa. Il vinile è il filo conduttore delle serate a base di musica in cui qualcosa di assolutamente nuovo eppure tremendamente familiare crea atmosfere cariche di ironia e non-sense: da Jerry Lee Lewis agli Sha Na Na, da Luis Prima ai Royal Crown Revue, una serie di voli pindarici sulla rotta tracciata dal graffio di una puntina.
www.myspace.com/misspia1
contatti:

CATERINA NOTTE lavora con il video, la performance, l'installazione site specific e la fotografia. Cambiano gli strumenti, i paesaggi, le sfumature, ma l'essere umano continua ad essere il soggetto preferito dei lavori dell'artista, che sotto forma di immagini restituisce i dubbi e i toni investigativi di cui si fa carico in prima persona.Dalle fotografie ai video, piccole tranches narrative, il protagonista dei suoi lavori è sempre l'uomo alle prese con la ridefinizione dei propri limiti fisici e psicologici, costantemente teso a sostenere il difficile confronto tra la propria individualità e l’ambiente che lo circonda, all’apparenza quieto e solare ma carico, in realtà, di inquietanti forze che ne regolano l’esistenza. Nei lavori più recenti l'artista propone una riscoperta del potere della femminilità senza più punti deboli, intimamente provocatoria. Le fotografie diventano ritratti intensi del corpo femminile, un corpo totalmente altro, una crepa attraverso cui guardarsi e guardare che diventa fonte di stupore, di curiosità, di smarrimento e simulazione. Un essere a sé stante che non permette all'osservatore di vivere una realtà compiaciuta e rasserenata ma che attraverso una sessualità consapevolmente esplicita e giocosa apre nuove possibilità di autorappresentazione.
caterinanotte.altervista.org



EAT-IN è un gruppo di persone che si riunisce in un luogo pubblico per condividere del cibo preparato a casa. Spetterà, infatti, ad ogni partecipante il compito di portare le proprie vivande.  Inutile dire a chi vive in Molise quanto questo evento calzi a pennello a Faifoli dove la condivisione, lo scambio e la convivialità, sin dai tempi antichi, hanno residenza.   
La sede dell’EAT-IN è il giardino del Polo museale di Faifoli.
Istruzioni per l’uso: L’eat in è semplice. Basta preparare qualcosa di molto molto molto buono e portarlo nel luogo dell’eat in. Che sia una Torta dolce o salata, una pasta fredda, una frittata o crostini, qualsiasi cosa di commestibile porterete verrà condivisa tra i tanti partecipanti.
Noi mettiamo il Tavolo, le sedie, le tovaglie e le vettovaglie e ovviamente da bere.
Se non hai tempo/voglia/competenza per cucinare Non c’è problema, il KMF ha preparato un food corner nel quale potrai trovare alcune delle produzioni locali, salumi, formaggi, ottimo prosciutto ecc.
Ti aspettiamo e ti ricordiamo che buono, pulito e giusto sono obbiettivi semplici da raggiungere, la natura va rispettata……. non lasciare rifiuti in giro


NICOLINO IANNACCIO presenta il progetto DON DAMIANO
L’andirivieni nelle molteplicità delle forme e concetti dell’arte affrontiamo qui un aspetto per niente marginale, anzi negli ultimi anni ne è nato un vero e proprio filone di opere ed artisti, la BioArt. La BioArt è caratterizzata dal fatto che i materiali o i componenti che costituiscono le opere appartengono al regno dell'organico, contengono carbonio, sono elementi viventi o composti di elementi viventi. La BioArt è un grande insieme che contiene a sua volta dei sottoinsiemi, quali la Biotec Art, l'Arte Transgenica, la Genetic Art.
Per il KMF verrà presentato il progetto "DON DAMIANO" di Nicolino Iannaccio, progetto che cerca d’integrare il comportamento creativo dell’agricoltore con quello dell’artista, con l’obiettivo di recuperare l’agricoltura come una delle possibili forme d’arte. L’esperienza intende mescolare l’essenza effimera del gesto artistico con quello del gesto agricolo; lo sforzo sottile ma fortemente estetico dell’artista, con quello umile ma fortemente razionale dell’agricoltore. L’ispirazione è rivitalizzare la cultura della coltura. Una vera e propria opera vivente che ha una processualità, una ciclicità, e soggetta a trasformazioni determinate dal tempo e dal caso. L'artista come l'agricoltore diviene l'osservatore, uno sperimentatore piu che l'artefice. Spesso il progetto che egli avvia ha esiti incerti, indeterminati e non necessariamente permanenti. L'artista/agricoltore è l'ideatore del progetto ma non è solo di fronte alla creazione della sua opera, ha la necessità di essere affiancato da specialisti e la partecipazione di una pluralità di soggetti fa si che quest' Arte del Vivente incroci l'Arte Relazionale


LETIZIA LOMMA
Community, social network, messaggeria istantanea.
Sono solo alcuni degli spunti da cui prende forma l’opera di Letizia.
Il lavoro qui presentato è esportato dal suo album realizzato e pubblicato sul suo profilo  facebook.
Dalla stringa all’autoscatto;"La consuetudine alla nuova scrittura, fatta di simboli, contratta ed immediata, generatasi conseguentemente alla diffusione di strumenti per la comunicazione in tempo reale come ad esempio sms e chat, mi ha man mano indirizzata naturalmente alla realizzazione di questo album.La bacheca del social network è uno dei mezzi su cui ci esprimiamo con questo linguaggio. Le mie foto ne sono il corrispettivo visivo.L’idea è rapida ed immediata.L’immagine vuole rispondere alle domande utilizzate da facebook per dialogare con noi: cosa stai facendo? A cosa stai pensando?"
http://www.myspace.com/letizialomma


Sschh..!! Silent room #1 Una cassa armonica,del tipo tradizionale per concerti bandistici, verrà installata in aperta campagna, dove cioè mai sarebbe posta per la sua funzione originaria. La cassa armonica si accenderà (con le sue lucine) al tramonto e si spegnerà all’alba. Non ospiterà nessun spettacolo, questo per richiamare l’attenzione al silenzio negato, lo spettacolo sarà a quel punto la natura del luogo con tutto ciò che può evocare. Un angolo del molise dove sarà possibile vivere un’esperienza unica fatta di poesia, amore,natura e silenzio. Il Silenzio è oggi uno dei beni più rari e più preziosi. Le città in cui viviamo non sono solo immerse in un’aria inquinata, ma in uno sfondo di rumore continuo e stratificato di rumori di motori, clacson, suonerie di telefoni, musiche più o meno di sottofondo, ronzii di climatizzatori.  Un minuto di silenzio, un varco nel troppo pieno che continuamente ci circonda. Oggi più che mai è il silenzio a colpire, più che il fracasso dell’overdose di stimoli; il silenzio è fragoroso, eversivo, sexy.  L’operazione Silenzio vuole essere un’opportunità di ritagliare un’isola di silenzio in questo muro di suono che ci circonda quotidianamente e una possibilità di riflettere, su ciò che il silenzio è o almeno su ciò potrebbe essere: non solo l’intervallo tra un suono (o un rumore) e l’altro.

EMANUELA DE NOTARIIS
Artista e curatrice indipendente.
La sua produzione artistica adotta una pluralità di media: pittura e disegno, principalmente, ma anche video, performance e installazioni site-specific. Come fossero arti del corpus organico di una ricerca su un’identità eternamente sezionata e mutante, perchè mutevoli sono la realtà e l’immaginazione, che l’artista pone in costante interscambio e compenetrazione.E’ ideatrice e direttrice artistica del festival di arti contemporanee Art Shake (Roma - Termoli - Berlino), dal 2008. 
Dal 2004 ha esposto in numerose mostre collettive e personali soprattutto in Italia e in Spagna, ma anche in Francia, Cina, Giappone.Nel 2008 è stata inserita tra i 100 migliori creativi di Barcellona (unica artista italiana), catalogati nel libro Terminal B - Barcelona Creative Database edito dal FAD, che annualmente seleziona i migliori artisti, architetti e designer operanti nella capitale catalana, dove ha vissuto nel 2006 e nel 2007.Laureata con il massimo dei voti in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza, con la prof. Simonetta Lux, dal 2003 ha lavorato come critico e curatrice d’arte a Roma e in altre città italiane, a New York, Barcellona, Berlino. 

www.ema-nu.blogspot.com


LUCY, artista che come mezzo espressivo usa la POLVERE da SPARO! nella sua arte fa uso di una mescolanza di influssi, in cui combina elementi tradizionali fra cui la polvere da sparo, oggetti volanti tipo gli aquiloni e attraverso di essi cerca di descrivere l’antica cultura in un contesto moderno, presentandola a nuovi spettatori. I fuochi d’artificio sono belli, ma parte della loro bellezza sta nel fatto che sono effimeri. E ciò riflette l’essenza della vita: proprio come i fuochi d’artificio, le nostre vite, gli amori, i sogni sono belli ma transitori.  La polvere da sparo è qualcosa di violento che può essere imprevedibile e dalle conseguenze incontrollabili. Più si cerca di controllarla e più difficile diventa. Fare uso di polvere da sparo per creare arte è una forma di libertà, di cui non è possibile predire il risultato finale. Questo, per me, è la parte più interessante perché offre una vasta scelta di possibilità artistiche.

Fare uso di polvere da sparo per creare arte è pertanto un modo sia per celebrare  la cultura tradizionale che per esprimere la vita moderna intesa come aperta e globalizzata. 

Centro di Ricerca Culturale Abraxas
Il Centro di Ricerca Culturale Abraxas si occupa della sperimentazione stilistica e poetica dei diversi  linguaggi dell’arte. In particolare l’attività teatrale viene interpretata come uno strumento espressivo olistico capace di guidare lo sviluppo e l’evoluzione delle più diverse forme di produzione artistica.
In questa luce l’Associazione si propone la cura e la realizzazione, oltre alle centrali attività di rappresentazione attoriale, di iniziative editoriali, opere cinematografiche, eventi di convegnistica e seminaristica, happening, cura di mostre d’arte ecc.. Con un approccio estremamente ricco, eterogeneo e sincretico, l’Associazione è volta alla ricerca di “contaminazioni” artistiche e professionali al fine di garantire la propria mission incentrata sul continuo sviluppo della sperimentazione e innovazione culturale.
www.abraxaslab.org
CARLO PARENTE
ciao michele,
anzitutto ti mando un po' di materiale dal quale puoi scegliere tu l'immagine per il sito;
http://www.parenteantonio.it/A_nmk/NMK.zip
poi, come ti accennavo non credo di essere in grado di presentare i miei lavori (in fondo neanche mi piacerebbe): so soltanto che a livello 'teorico' la mia pittura è irrimediabilmente ignorante (non c'è nessun discorso aperto nei confronti delle attuali tendenze e controtendenze, al limite soltanto dei dialoghi 'riservati' con la pittura che fu), mentre a livello formale, quello che mi interessa (più o meno da sempre) è raggiungere un equilibrio improbabile nello squilibrio totale (di forme, forze, segni e colori).
inoltre m'interesserebbe molto campare con i miei lavori, ma questo non credo sia bene scriverlo. ah?..
naturalmente scherzo ma non troppo.
insomma avrai capito che ti lascio completa carta bianca: per me scrivi e ci vedi molto bene (penso ai contenuti del sito KMF), e se vorrai essere così buono da occuparti di me per il sito di cui sopra, allora hai tutte le carte in regola per presentare domanda di santità.. - e qui scherzo sul serio (nel senso: per davvero).
per ora ti ringrazio, e domani avremo sicuramente il tempo per una chiacchierata.



AZZURRA DE GREGORIO
Attrice e performer, è nata a Termoli (CB) nel 1985. Dal 2005 al 2007 ha studiato recitazione presso l "International Acting School" di Roma.
A partire dal 2002 collabora, in qualità di attrice e di organizzatrice, con il Centro di Ricerca Culturale Abraxas (diretto da Nicola Macolino), associazione con sede a Santa Croce di Magliano (CB), che si occupa della sperimentazione dei vari linguaggi dell'arte.
Nel
2010 ha diretto il suo primo cortometraggio: Virgen, realizzato a Madrid durante il periodo studio che ha trascorso presso l'università Antonio De Nebrija, tramite il progetto Erasmus.
Dal 2010 è tra gli insegnanti di Abraxas Lab, scuola interculturale di pratiche teatrali, diretta da Nicola Macolino e gestita dal C.r.c. Abraxas.
Nel 2011 ha conseguito la laurea triennale in scienze della comunicazione presso
l'Università degli studi del Molise. Ha studiato e lavorato con diversi artisti e registi tra i quali: Romeo Castellucci, Emma Dante, Giovanna Summo, Beppe Arena, Phil Minton, Gian Ruggero Manzoni. 



LA GRANDE ETOILE 
Il Marchio "Liquori Sancte johannis", produttore esclusivo dell'assenzio La Grande Etoile, nasce in Francia e vuole celebrare i due Giovanni, il Battista e l'Evangelista: il primo per le erbe a lui dedicate che per le loro incredibili virtù abbiamo scelto come unici ingredienti dei nostri liquori. Il secondo Giovanni è qui celebrato per essere patrono dell'alchimia e protettore dei segreti. Il simbolo che lo rappresenta è l'aquila che - nera e bicipite - è anche il simbolo della putrefactio saturnina, ovvero il principio di decomposizione da cui ogni cosa si origina








NICOLA MACOLINO
Regista teatrale, scenografo, artista visivo, graphic designer, collabora con teatri, compagnie teatrali, registi e artisti  per progetti teatrali e culturali sia in italia che in europa.
Artista di estremo eclettismo, coniuga in una concezione del teatro come arte totale, la ricerca in tutti i campi dell’arte, della figurazione, della comunicazione.
Cifra distintiva della sua carriera è la sperimentazione assoluta di linguaggi e strumenti, venati da un approccio al tempo stesso contemporaneo e arcaico, moderno e archetipale.
Se è vero che “utopia” ha il significato etimologico di “nessun luogo”, la sua scelta di operare e costruire attività culturali di forte sperimentazione, nel piccolo paese molisano di nascita (Santa Croce Magliano) si rifà proprio a questo principio. Un non luogo che diventa punto di osservazione privilegiato per il resto della realtà. Così come porto in perenne bonaccia da cui far partire elementi segnici di grande essenzialità, rigore e purezza.
Nel 2000 fonda infatti il Centro Di Ricerca Culturale Abraxas, attraverso il quale produce spettacoli teatrali di cui firma regia, scene, luci e costumi.
Nel 2006 pubblica il libro d'arte Makkine (O)scenike, summa della sua attività teatrale dal 1998 al 2006.
E' membro del comitato scientifico della rivista ALI diretta da Gian Ruggero Manzoni, in qualità di responsabile per il cinema e il teatro. Recente la pubblicazione del libro "Il sonno di Macbeth" realizzato in collaborazione con lo stesso Manzoni.
Nel 2010, fonda, a Santa Croce di Magliano, Abraxas Lab, Scuola Interculturale di Pratiche Teatrali.
Come artista visivo ha partecipato a mostre d'arte contemporanea curate da Maria Cristina Bastante, Lorenzo Canova, Emanuela De Notariis, Micol di Veroli, Antonio Gasbarrini, Antonio Grulli, Gian Ruggero Manzoni, Luigi Mastrangelo, Antonio Picariello, Silvia Valente. www.nicolamacolino.org


ART SHAKE festival promuove arti visive e performative caratterizzate da ibrididazioni linguistiche e molteplicità di media, che leniscano con la meraviglia le ferite del reale.
Nato nel 2008 a Termoli, in Molise, dal 2010 si è esteso a Roma e a Berlino.
La nascita in una “periferia culturale” dimostra che un territorio come quello molisano può essere un interessante luogo di sperimentazione e una potenziale fucina di progettualità in ambito artistico contemporaneo. Una visione condivisa con il KMF festival.
ART SHAKE presenta al KMF una selezione di videoarte dalle diverse edizioni del festival,  le cui immagini in movimento mostrano linguaggi sperimentali, accattivanti, dall’elevato potere sensibile.
ART SHAKE: rimedi dell'immaginario ad una realtà schizoide.
www.artshakefestival.blogspot.com 


INFO SHOP spazio riservato ad alcuni dei progetti culturali operanti in molise nei diversi settori delle arti. L'edizione 2011 del KMF vede la partecipazione di: Abraxas, Centro di Ricerca Culturale. www.abraxaslab.org Komart, produzioni musicali. www.komartmusic.com  La Grande Etoile, produzione artigianale di assenzio. The Patch Horse, ideazione e realizzazione eventi culturali innovativi. www.thepatchhorse.blogspot.com Deconstruction!, produce e promuove gruppi e artisti solisti.
DECONSTRUCTION! Come riconoscimento dell'impossibilità, per la musica di "sbarazzarsi" delle imposizioni discografiche del mercato! La musica, infatti, è condannata inesorabilmente a continuare a muoversi ai "margini" di essa. Detto questo, possiamo dire che il Deconstruction è un laboratorio musicale, sostenuto dall'agenzia di spettacolo Asso Musica, che nasce nel 2009 da un'idea di Christian "Chry" Cassella con l’intento di offrire un supporto alla musica in tutte le sue espressioni. Produce "artisticamente" e promuove gruppi e artisti solisti.

Per il KMF verranno presentati alcuni progetti del panorama music-underground dell’altra Campobasso – quella, per intenderci, che si trascina fuori dalle logiche e dai compromessi di Palazzo, dagli immobilismi strutturali, quanto dalla mediocrità delle cravatte da ‘impiegato modello’ e dai capelli sempre in ordine – potrebbe presto arricchirsi di un nuovo, scarlatto, fiore. Ci piacerebbe poterli definire dannati, ma loro sono i Fetish con il primo singolo inedito “Why not”, che la gente puo' decidere di pagare in base al talento e la voglia di fare! Insomma, una serie di intenzioni e propositi che lasciano ben sperare per il futuro. 




EMILIO IZZO
Per anni si è occupato di promozione, comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del Molise, in ragione della sua funzione di responsabile all’interno della struttura dei Beni Culturali regionali. Il ruolo altro non è stato che la conseguenza di una naturale vocazione e di un amore sviscerato per tutto quanto attiene la cultura e l’ambiente. Il percorso, che poteva essere di per sé viatico per una brillante e comoda carriera ministeriale, è stato ostacolato (ma di questo non se ne duole) dall’altrettanto smisurato credo nella giustizia e nella cosa pubblica. L’impegno in questo senso, che, in situazioni normali, garantirebbe l’incontrastato rispetto da parte delle istituzioni, gli ha fatto invece guadagnare la fama di presenza ingombrante e preoccupante, in tempi nei quali è proprio all’interno di quelle istituzioni e nelle strette “vicinanze” che si manifesta la mancanza di quel rispetto sotto le più disparate forme, interessi personali in primis. Nonostante tutto, anche se costantemente ostacolato nel suo operato, è riuscito ad organizzare numerosi eventi culturali quali mostre, convegni e partecipazioni ad appuntamenti internazionali, senza mai dimenticare la denuncia costante del malcostume e della mancanza di tutela. Se oggi il parco archeologico di Villa Zappone di Larino, l’area monastica di San Vincenzo al Volturno, il castello di Venafro e, prossimamente il Paleolitico di Isernia hanno una certa visibilità ma, ancor più, un minimo di fruizione, molto lo si deve alla sua continua attività di denuncia. Continue ispezioni ministeriali a suo carico, denunce da parte di lobby, processi miseramente caduti nel nulla non sono bastati a porre fine ad un’attività di  difesa della cosa pubblica senza mai l’ombra di interessi personali. Senza voler scorrere nel palmares delle battaglie portate avanti negli anni, basta ricordare l’ultima in ordine di tempo contro l’eolico selvaggio che, grazie ai politici regionali, ad alcuni sindaci ma, ancor più, ai dirigenti dei Beni Culturali, colpevoli più di tutti (se non altro per il loro ruolo) sta offendendo ed irrimediabilmente modificando il paesaggio molisano e quel po’ di intelligenza degli uomini di questa terra. Ma siamo certi che la lotta non finirà qui.


EQUIPèCO
Trimestrale di ricerca e documentazione artistica e culturale
È la sintesi di competenze interdisciplinari scaturita da un patrimonio genetico da cui emerge l’idea di una creatività polivalente. Un laboratorio-contenitore di talento, avanguardia e sinergia che diviene rappresentazione contemporanea e trasformazione delle idee in maniera multiforme per proporre e condividere un’esperienza completa attraverso la reale divulgazione della cultura.






Raffaele Petrone: padre, artista, insegnante di disegno e storia dell'arte, vive e lavora a Bologna.
La sua ricerca artistica è tesa da auna parte all'indagine del colore. individuandone le strutture sintattiche, i contenuti espressivi e simbolici, gli indici comunicativi; dall'altra all'indagine del segno grafico visto come sequenza numerica.






Teresa Mariano Atto Poetico Di Non Abbandono DNA
Nel silenzio delle "radici" è custodito il DNA di un popolo....di una terra.....di una storia....di una CIVILTA'
DNA è un atto d'amore SILENZIOSO che gli ulta novantenni di MONTE AGANOS donano al KMF contribuendo con il loro fascino inconsapevole....ad un risveglio secolare.
Lì dove l'artista codificato o codificabile non può giungere è custodita UN'OPPORTUNITA' per dimostrare che l'opera d'arte è ovunque...e in ogni atto della vita stessa.....compiuta o da compiere.
DNA permette al fascino della natura "datata" umana e naturalistica di incontrarsi...nel silenzio non performabile...che diviene semplicità emotiva...disarmante.
Una quercia secolare...templare...accoglie memorie antiche...e vite vissute...concedendo pochi minuti della sua "ombra" a 7 sesoli di vita umana.